Al momento stai visualizzando I 12 caduti della Compagnia Generale Elettrica – Via Bergognone 30
I 12 caduti della Compagnia Generale Elettrica, Via Bergognone 30

I 12 caduti della Compagnia Generale Elettrica – Via Bergognone 30

Compagnia Generale di Elettricità
   
 vecchi edifici in Via Tortona   

Carlo Berra

Cuggiono (MI) 25 aprile 1914 – Milano, 7 luglio 1994

Abitante in via Vittorio Emanuele, 3 – Cuggiono

Giovanni Busi

Milano, 26 febbraio 1923 – Camerlata (CO), 30 dicembre 1944

Giovane antifascista è in collegamento con le formazioni partigiane della montagna. Per sottrarsi all’imminente arresto da parte delle milizie fasciste di Monza sale sui monti del comasco, aggregandosi alla 52° Brigata Garibaldi “Clerici”.  Il 23/12/1944, iniziò una vasta operazione di rastrellamento nella zona Boffalora e Monte Croce in Tremezzina. Gli uomini della brigata nera di Menaggio al comando di Pompeo Casati, in collaborazione con la 53ª Compagnia della Milizia Confinaria, il 24 alle prime luci del mattino sorpresero gli uomini del distaccamento “Bordoli” della 52ª Brigata Garibaldi “Luigi Clerici” in zona Madonna del Soccorso che erano scesi al santuario per assistere alla messa natalizia di mezzanotte. Lo scontro portò all’uccisione di quattro partigiani ed all’arresto di altri 22, solo cinque riuscirono a fuggire. Cinque dei ventidue arrestati, Francesco Riboldi “Silvio”, commissario politico del distaccamento “Bordoli”, Mario Bigliani, Carlo Sormani, Giovanni Busi e Luigi Villa, vennero condannati a morte e fucilati il 30/12/1944 dietro il cimitero di Camerlata.

Lapide in Largo Borges (angolo via Mazzini)

Giuseppe Colombo

Milano, 19 settembre 1926 – Cicognola (PV), 19 dicembre 1944

Operaio, dopo l’8 settembre 1943 fu partigiano nella brigata Tundra, Divisione Masia; venne catturato dalla Sicherheits Abteilung, un corpo di polizia di militi fascisti alle dirette dipendenze del comando tedesco, di stanza nell’Oltrepò pavese. Venne fucilato con altri 7 compagni e i corpi furono lasciati esposti per due giorni nella piazza di Cicognola (Pv).

Lapide in via Pilo, 12 

Tullio Di Gregorio

Milano 29 aprile 1929 – 24 aprile 1944

Manfredo Dal Pozzo detto “Nino”

Milano, 12 agosto 1901 – Fossoli, 12 luglio 1944

Antifascista, deportato a Fossoli (Mo) e fucilato dalle SS assieme ad altri 66 partigiani nel vicino poligono di tiro di Cibeno (Carpi, Mo). Fossoli dal 1943 era un campo di concentramento e smistamento per prigionieri politici ed ebrei destinati ai lager tedeschi. Di qui passò anche Primo Levi.

Lapide in via Gran S.Bernardo, 18

Artemio Elefante

Milano, 27 marzo – Milano,  5 maggio 1945

Abitante in vai Giosuè Borsi, 14

ucciso dallo scoppio di un ordigno durante la bonifica di un ex deposito della  X MAS

Erminio Esini

Milano 22 febbraio 1904 – Milano 23 aprile 1945

Operaio delle CGE ed Appartenente alla 113a Brigata Garibaldi, iniziò la sua attività all’interno del 3° distaccamento verso la fine di febbraio ’44 occupandosi principalmente di smistare volantini e materiale di propaganda all’interno dei vari reparti della CGE. In seguito, partecipò a diverse azioni, soprattutto di disarmo, della 113a.

Divenuto comandante del distaccamento CGE, fu più volte presente in azioni di appoggio armato e difesa delle iniziative delle operaie e degli operai delle fabbriche della zona ed in particolare della Borletti.

Il 24 aprile 1945 (o il 23 aprile come scritto nella relazione della 4a Divisione), proprio durante un’azione di copertura ad un comizio antifascista davanti allo stabilimento della Borletti in via Washington, cadde in combattimento.

Così viene ricordato l’episodio dalla relazione della 4° Divisione:

“. . . 23 Aprile 45 – Squadre della 113a e 113a bis sono di protezione ad un comizio che si tiene all’esterno della Borletti, essendo la stessa da otto giorni in sciopero. Interviene l’intera Legione Muti (Colombo compreso) ne nasce una forte sparatoria, ed il comandante del 3° distaccamento della 113a Esini Erminio cadeva da valoroso.”

Erminio ottenne la qualifica di Partigiano con Diploma Alexander nr 227346. Il suo sacrificio è ricordato sia da una lapide apposta sotto la sua abitazione di Via Stendhal 30 sia dalla lapide collettiva posta nell’androne di Via Bergognone 34 in ricordo dei partigiani e patrioti della CGE caduti nella lotta di Liberazione.

Sulla lapide presso l’abitazione il cognome è sbagliato: c’è scritto Esimi quando quello corretto è Esini.

Giuseppe Frazzei

Milano, 29 settembre 1926 – Milano, 8 aprile 1945

Giovane partigiano, militò nella 113^ brigata Garibaldi S.A.P.; in seguito a delazione venne arrestato, torturato e fucilato assieme a due compagni di lotta.

Altre lapidi li ricordano in via Lodovico il Moro, e in via Carriera. Giuseppe Frazzei partigiano.

Lapide in via Giambellino 44-46

Luigi Galli

Trezzo d’Adda (MI), 30 marzo 1927 – Trezzo d’Adda (MI), 28 aprile 1927

Abitava in corso Genova, 23

Ermes Mancinelli

Monteleone, 30 giugno 1910 – Milano, 8 maggio 1945

Deceduto in seguito alle ferite riportate in combattimento. Abitava in via Inganni, 2

Roberto Terrevazzi

Caronno, 1 settembre 1926 –  Germania, 3 aprile 1945

Nello studio di Dario Venegoni “Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano” figura tra i deportati da Milano (22/11/1944) Roberto Terrevazzi, nato a Lainate, Mi 1/9/1926 e morto a Mauthausen il 23/4/1945. In un documento dell’amministrazione militare tedesca il cognome è sì Terrevazzi, ma il luogo di nascita Caronno: a Lainate abitava quando fu arrestato.

Lapide in via Mambretti, 5

Antonio Reina

Abiategrasso (MI), 17 febbraio 1927 – Flussemburg, 30 aprile 1945

Apparteneva alla 113° Brigata Garibaldi. Abitava in Via Pelizza da Volpedo, 26